Sul territorio insulare sono distribuiti tre centri abitati: Giglio Porto sul versante orientale, Giglio Castello a 405 m sul livello del mare e Campese, nel versante occidentale. I tre nuclei abitativi, che insieme contano 1550 abitanti, hanno tutti origini storiche molto antiche. Il Porto sorge sui resti dell’antica Villa romana del Saraceno, un grande complesso residenziale della famiglia senatoria degli Enobarbi abitato dalla tarda repubblica e successivamente inglobato nelle abitazioni dei pescatori dell’isola; il Castello è, invece, un esempio di costruzione militare pertinente agli Aldobrandeschi prima (la Rocca nella parte sommitale si data al X – XI secolo d.C.) e pisana poi, con la costruzione del suggestivo borgo a partire dal XII secolo d.C.; non mancano anche qui testimonianze di frequentazioni più antiche, a partire almeno dai Villanoviani e successivamente dagli Etruschi. Campese è invece un borgo minerario, legato all’estrazione della pirite che era noto e frequentato già in età preistorica, come dimostrano i reperti neolitici rinvenuti in zona. Storia e cultura sono diffuse su tutto il territorio del Giglio e con un po’ di immaginazione non è difficile immaginare le vite di uomini che sin dai tempi antichi hanno scelto l’isola per vivere a contatto con la natura e sfruttare le risorse di questo paradiso in terra.
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Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.
La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo
Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814