Raggiungendo Capoliveri potrai godere di una vacanza piena e appagante: qui si trovano spiagge selvagge e ricche di charme come Laconella a ovest o Remaiolo a est, insieme a una miriade di cale e calette da esplorare per chi ama l’essenza della natura; lunghi e attrezzati arenili come Lacona, Lido e Naregno dove trovare stabilimenti balneari dotati di tutti i comfort e l’occorrente per potersi dedicare a surf, snorkeling e diving, senza dimenticare la miriade di sentieri segnati del Capoliveri Bike Park destinati a trekking e mountain bike, adatti a tutte le difficoltà. Il territorio, che spazia dalla piana di Mola a nord fino al promontorio di Calamita a sud aprendosi sul Golfo di Lacona e sul Golfo Stella a ovest, si sviluppa a margine di un vasto comprensorio minerario, luogo arcaico di lavoro e fatica, dove natura selvaggia e identità storica dell’isola si fondono. Luoghi unici oggi dedicati all’escursionismo e a visite guidate nel vasto comprensorio del Monte Calamita.
Capoliveri è tutti i giorni una scoperta con i suoi preziosi esempi di architettura antica, come la Madonna delle Grazie a pochi passi dall’omonima spiaggia, o Forte Focardo affacciato sul mare, ricordo della dominazione spagnola.
Le piazze e i vicoli del vecchio borgo di impianto medievale attirano da sempre turisti da tutto il mondo. Qui i caratteristici bistrot, le botteghe e i rinomati luoghi del gusto insieme agli eventi musicali, di spettacolo e culturali che si susseguono per tutto l’anno, dalla Festa dell’Uva alla rievocazione della Leggenda dell’Innamorata, contribuiscono a valorizzare sempre più l’identità di questo territorio ricco di fascino.
Bellezze naturalistiche, storia, tradizioni, enogastronomia, folklore e cultura fanno sì che il visitatore si trovi immerso in un contesto di eccezionale suggestione. Un luogo tutto da scoprire che consigliamo di visitare.
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La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo
Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814