Oltre al mare, c’è un altro tipo di acqua che caratterizza l’Elba
L'acqua Fonte Napoleone vi sarà servita nella maggior parte dei ristoranti e pizzerie dell'isola. Essa sgorga da una scaturigine naturale sul Monte Capanne a 430 metri sul livello del mare, presso l’eremo di San Cerbone laddove nel VI secolo il santo, vescovo di Populonia, si rifugiò per sfuggire all’invasione longobarda. Conosciuta ed apprezzata anche dal grande Napoleone che, si racconta, usasse recarsi a Poggio (nel comune di Marciana), a bere dalla fonte dell'Acquaviva per trovare ristoro dai mali corporei, come recita la lastra in marmo affissa proprio accanto alla nicchia dove potrete raccogliere la fresca acqua della fonte. L’acqua Fonte Napoleone, infatti, si distingue per la leggerezza assoluta dovuta all’assenza quasi completa di sali disciolti, e per queste caratteristiche è citata anche nel Trattato di Idroclimatologia Clinica del Messini. Provare per credere
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La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo
Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814