Le fortificazioni di Portoferraio hanno contribuito, un tempo, alla difesa e alla sicurezza militare del centro abitato. Oggi, i forti e le mura che incorniciano il suo incantevole territorio, ci ricordano il passato glorioso dell’antica “Cosmopoli” e rendono questo borgo uno dei più suggestivi per la sua ricchezza storica.
Arrivare in traghetto a Portoferraio. La rotta principale dei traghetti che collegano la costa toscana con l’Elba è quella di Piombino-Portoferraio. Quest’ultima è una delle città più importanti dell’isola: fondata per volere di Cosimo I De’Medici, Granduca di Toscana, l’antica Cosmopoli fu costruita per arginare le scorrerie corsare turco-barbaresche.
Il porto fortificato che domina il Mediterraneo. Arrivando in traghetto, scorgerete dapprima la parte Nord Est delle fortificazioni, dove troneggia il gran faro settecentesco, incluso nella più antica fortificazione medicea di Forte Stella. Non vi è alcun dubbio: Portoferraio è uno dei porti fortificati più affascinanti del Mediterraneo, ed è facile capire perché: i forti e le mura sono costruiti sulla base di rapporti geometrici perfetti, che seguono i dettami di arcane filosofie e simbolismi che hanno caratterizzato il Rinascimento. La visita alle fortificazioni merita almeno una giornata esplorativa. Un ingegnoso sistema idrico di approvvigionamento dell’acqua piovana fa si che ancora oggi grandi piscine si trovino nei sotterranei della città.
Le cinte murarie che abbracciano la città. Gli architetti rinascimentali Bellucci e Camerini hanno saputo adattare le possenti fortificazioni alla conformazione del terreno di questa piccola penisola, adiacente alla rada, quindi l’intera cittadina fortificata si sviluppa all’interno di molteplici cinte murarie che partono dal livello del mare: Blocco della Linguella a Est e Fronte di attacco a Ovest proteggono il golfo e s’innalzano fino alla cima dove troneggia, in direzione Nord Ovest, il Forte Falcone (conosciuta come “la fortezza nella fortezza”) e dalla parte opposta, in direzione Nord Est, il Forte Stella, tutti collegati da bastioni e camminamenti coperti. Imprescindibile una visita a Forte Falcone, impressionante struttura di 2360 metri quadri ed è stato restaurato da poco: nei suoi suggestivi spazi interni, intercalati da strettoie, feritoie, bastioni e cunicoli, è possibile visitare la mostra sulle origini storiche della Portoferraio medicea.
Cliccando su “Iscriviti” accetti di ricevere le newsletter alle condizioni definite nella Privacy Policy
Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.
La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo
Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814