L’estate, il caldo, il sole sulla pelle bagnata, il sale che tira, il profumo della macchia mediterranea e il rilascio di endorfine sono tutti elementi che concorrono nella sensazione di benessere che si prova nella bella stagione, e se siete in coppia il risultato sarà ancora più travolgente.
Gli angoli di paradiso elbano per due. Il territorio dell’Elba esalta questi ingredienti magici grazie alla sua stessa natura di isola, potente e ricca di elementi minerali, che contribuiscono alla formazione di un paesaggio carico di colori, odori, intensità energetica e magnetica. I centocinquanta chilometri della costa vi incanteranno con una ricchezza impareggiabile di spiagge e calette, grandi e piccole, per tutti i gusti.
Aspettare il sorgere del sole in spiaggia. Vi piace svegliarvi presto per vedere l’alba, o fare le ore piccole fino al sorgere del sole? Allora il consiglio è quello di camminare da Naregno a Capo Perla verso Straccoligno e Calanova, e ancora più in là verso la Costa dei Gabbiani: sarà spettacolare aspettare il sorgere della nostra stella distesi in spiaggia. La consistenza del mare, nelle prime ore di luce estiva, vi sorprenderà: per un gioco misterioso di correnti, infatti, in quelle cale a est del promontorio del Calamita l’acqua è immobile e di una trasparenza adamantina. Se invece siete a Porto Azzurro, potrete vedere il sorgere del sole da Barbarossa, così come da Reale, Ortano, Rio Marina e il Cavo. Posta tra queste ultime due località, troverete la spiaggia di Topinetti, intrinsecamente selvaggia e di colore rosso e nero per la presenza di limatura finissima di ferro, adornata da gigli di mare dalla parte del monte.
Fare il bagno all’alba o al tramonto. Tuffarsi in mare, solo voi due, quando tutti gli altri ancora dormono ha una valenza mistica, come una poesia struggente: per un attimo nella vostra coppia scorrerà un’energia potente carica di amore e passione. L’emozione sarà altrettanto forte al tramonto, in quelle spiagge dove si può contemplare il sole che si tuffa nel mare, come quella dell’Innamorata, dedicata a tutti gli amanti, e ancora Lido, Lacona, la lunga e bellissima spiaggia di Marina di Campo, la mondana Cavoli, Fetovaia - un piccolo fiordo tra il granito - e Le Tombe, luogo selvaggio, e Pomonte, con i suoi lastroni granitici.
Verificate voi stessi la percezione fisica dei diversi mari dell’isola. Avevamo quasi dimenticato le grandi rocce di Sant’Andrea che si snodano fino a Marciana Marina e poi la bella Spartaia, Procchio, La Biodola, fino ad arrivare alle coste bianche a Nord vicino a Portoferraio: spiagge bellissime come Acquaviva, Sansone e Capo Bianco, Le Ghiaie, e su verso le mitiche Nisporto e Nisportino. Scegliete lo scenario che più vi si addice, e fatelo vostro.
Cliccando su “Iscriviti” accetti di ricevere le newsletter alle condizioni definite nella Privacy Policy
Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.
La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo
Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814