Promossa da Comune di Portoferraio, Cosimo dè Medici s.r.l., Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e Lega Navale Italiana in collaborazione con l'Associazione ‘Porta a Terra-Desco’ e patrocinata dalla Regione Toscana e della Direzione Marittima di Livorno, la mostra ha l’obiettivo di far conoscere la bellezza del mare e dei suoi abitanti, ma, soprattutto, di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità e l’’urgenza di una sua efficace tutela.
L'autore di questo viaggio nel mondo sommerso è Sandro Leonelli, istruttore e fotografo subacqueo, socio della Lega Navale Italiana da 25 anni. Leonelli da circa 40 anni si immerge con la sua fidata macchina fotografica scattando foto e realizzando video, l’ultimo dei quali un documentario con lo stesso titolo della mostra, della durata di 12 minuti e mezzo, che è stato proiettato in occasione dell’inaugurazione.
L’esposizione consiste in una serie di fotografie subacquee "retro illuminate" che evidenziano la spettacolarità dell'ambiente marino del canale di Piombino. Le immagini, di vari formati, vengono raffigurate tramite lastre trasparenti in opalino rischiarate posteriormente da luce a led. Quello che traspare è una visione in alta risoluzione ricca di dettagli e colori dei soggetti che caratterizzano i fondali marini.
Il visitatore entra in un locale completamente al buio, animato da un sottofondo musicale di banchi di Cetacei. In alcuni angoli sono presenti, in penombra, apparecchiature foto-subacquee ed antiche attrezzature da palombaro messe a disposizione da Guido Simoni. Un vero tuffo nel blu per chi non ha mai avuto la possibilità o il coraggio di immergersi in prima persona.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 Ottobre 2023 e può essere visitata tutti i giorni dalle 9.30 alle 22.30.
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La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo
Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814