Spiaggia larga e lunga, ideale per le passeggiate sulla battigia di sabbia fine in riva al mare verde-azzurro, il tipico colore del mare elbano. Il fondale non diventa subito profondo, prosegue la sua discesa lentamente. Alla sinistra della spiaggia parte un percorso naturalistico che porta fino a Procchio. Il primo tratto, che si addentra anche in una stretta galleria scavata nella roccia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, arriva alle piccole spiagge della Lamaia e del Porticciolo. Lungo il tragitto esterno si può ammirare tutta la bellezza del mare, della trasparenza delle acque e tutto il golfo della Biodola. La spiaggia di Scaglieri è raggiungibile attraverso un passaggio sugli scogli
Composizione della spiaggia
Ciottoli
Consigliata con vento di:
Levante (E), Scirocco (SE), Mezzogiorno (S)
Come arrivare
Dista circa 20 minuti d’auto da Portoferraio verso Procchio: dal bivio si scende per 2 km circa. Parcheggio lungo la strada. Servizio di autobus urbano da Portoferraio.
Lasciati guidare
Cliccando sull’icona della spiaggia sulla mappa potrai caricare direttamente il percorso sul tuo smartphone. Ricorda di attivare la localizzazione.
Servizi
Area giochi per bambini Bar Cabine Doccia calda Ideale per amanti dello sport Ideale per famiglie Noleggio attrezzature acquatiche Parcheggio auto Ristorante Spiaggia libera Serate & musica dal vivo Stabilimento balneare attrezzato
Pet friendly
L’Elba è all’avanguardia per quanto riguarda i diritti degli animali. La norma prevede che ogni Comune possana regolamentare in maniera più specifica gli accessi agli arenili.
Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.
La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo