La spiaggia della leggenda di Maria, l’innamorata che scomparve nei flutti nel tentativo di raggiungere l’amato Lorenzo.
Non ci sono parole per descrivere l’incanto genuino di questa spiaggia e i colori dei suoi tramonti che incorniciano la romantica leggenda di Maria, l’innamorata che scomparve nei flutti nel tentativo di raggiungere l’amato Lorenzo, rapito dal pirata Barbarossa. La leggenda risalente al 1500 viene rievocata ogni anno, il 14 luglio, con una suggestiva fiaccolata. Dalla spiaggia si possono raggiungere a nuoto o con il pedalò gli isolotti Gemini, oppure si può prendere il sentiero che inizia a sinistra del parcheggio e in 5 minuti di cammino porta sulla punta delle Ciarpe proprio di fronte a Gemini. Prestare attenzione all’ultimo tratto non facile. In auto possiamo fare un giro fino ai boschi dietro Punta Calamita dove inizia il percorso del ferro.
Composizione della spiaggia
Sabbia
Consigliata con vento di:
Tramontana (N), Grecale (NE), Levante (E)
Come arrivare
Dista 5 km da Capoliveri verso sud. Servizio minibus da Capoliveri.
Lasciati guidare
Cliccando sull’icona della spiaggia sulla mappa potrai caricare direttamente il percorso sul tuo smartphone. Ricorda di attivare la localizzazione.
Servizi
Bar Doccia calda Ideale per amanti dello sport Ideale per famiglie Noleggio attrezzature acquatiche Panorama subacqueo Parcheggio auto Ristorante Spiaggia libera Stabilimento balneare attrezzato
Pet friendly
L’Elba è all’avanguardia per quanto riguarda i diritti degli animali. La norma prevede che ogni Comune possana regolamentare in maniera più specifica gli accessi agli arenili.
Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.
La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo