La Spiaggia di Sant’Andrea stupisce perché non ci si aspetta proprio all’Elba, in Toscana, un paesaggio fatto di dune di sabbia finissima circondata da scogli che paiono di cenere pressata, modellata in forme morbide, quasi artistiche. La scogliera è molto apprezzata da chi arriva in moto dalla strada panoramica sulla costa ovest, mentre la spiaggia con il suo fondale basso e calmo è frequentata soprattutto dalle famiglie con bambini piccoli. Il parcheggio non è molto grande, per cui è consigliabile arrivare presto. La spiaggia ha una parte libera e una attrezzata. Verso la spiaggia libera c’è una piccola piscina naturale formata grazie agli scogli, dove i bambini anche i più piccoli possono giocare nell’acqua.
Per i giovani e gli appassionati di pesca gli scogli sono fantastici. Sulla sinistra un percorso, in parte protetto da passerelle e ringhiere di corda, permette di arrivare a belle insenature e agli scogli delle Cote Piane. Alla destra della spiaggia una passeggiata a bordo mare conduce alla spiaggia del Cotoncello. Un servizio di noleggio gommoni offre la possibilità di scoprire le numerose insenature dei dintorni.
Composizione della spiaggia
Sabbia e ciottoli
Consigliata con vento di:
Scirocco (SE), Mezzogiorno (S), Libeccio (SO)
Come arrivare
Dalla strada 25 si seguono le indicazioni per il piccolo abitato di Sant’Andrea. Dopo aver disceso una serie di stretti tornanti ci si trova direttamente sulla spiaggia.
Lasciati guidare
Cliccando sull’icona della spiaggia sulla mappa potrai caricare direttamente il percorso sul tuo smartphone. Ricorda di attivare la localizzazione.
Servizi
Area giochi per bambini Bar Ideale per amanti dello sport Ideale per famiglie Noleggio attrezzature acquatiche Panorama subacqueo Parcheggio auto Ristorante Spiaggia libera Serate & musica dal vivo Stabilimento balneare attrezzato
Pet friendly
L’Elba è all’avanguardia per quanto riguarda i diritti degli animali. La norma prevede che ogni Comune possana regolamentare in maniera più specifica gli accessi agli arenili.
Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.
La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo