L’Elba è un unicum di storia e panorami, tutti connotati da uno straordinario patrimonio ambientale, tutelato dal PNAT- Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano e sotto l’egida del MaB (Man and the Biosphere) Unesco, un programma che valorizza le aree che tutelano l’equilibrio tra uomo e natura. Inoltre l’Isola d’Elba è uno dei vertici del Santuario dei Cetacei Pelagos, il che rende il mare circostante ancora più prezioso dal punto di vista ambientale
L’Isola d’Elba è la terza isola più grande d’Italia (223 km² ) e la più estesa delle isole dell’arcipelago toscano. Ben 147 chilometri di costa su acque cristalline che racchiudono il fascino della biodiversità di un territorio molto suggestivo, ricco di storia e di vicende di popoli. La punta più elevata è il Monte Capanne (1019 mt), massima vetta dell’isola e dell’arcipelago.
Gli Abitanti totali dell’isola d’Elba, secondo l’ultima rilevazione Istat del 2020, sono oltre 31000. Portoferraio, con i suoi 12.000 abitanti, è il comune più popolato dell’isola.
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Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.
La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.
Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.
Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.
Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.
Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo
Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814