Le ricette elbane non sono particolarmente elaborate. Sono ricette semplici, antiche, rielaborate in base ai prodotti che il territorio poteva offrire. Ecco perché spesso ti sembrerà di riconoscere un leggero odore di menta nei nostri piatti: è la nepitella, che qui cresce spontanea, ed è utilizzata per insaporire i piatti. Anche le bacche di mirto e ginepro arricchiscono diversi piatti a base di carne e pesce, donandogli un gusto del tutto inaspettato. Così come i capperi, che crescono addirittura nelle crepe delle Fortezze Medicee di Portoferraio.
La coltura della vite all’isola d’Elba ha origini antichissime: già gli antichi Etruschi vi si dedicavano e diversi relitti di epoca romana sul fondale del mare testimoniano il trasporto di vino verso il continente. I vigneti furono poi ampliati dalla famiglia Medici e dai Lorena. Fra i più illustri estimatori del vino elbano Plinio il Vecchio, a Ferdinando I de’ Medici fino a Napoleone Napoleone che, tornando in Francia soleva dire: “gli abitanti dell’isola d’Elba sono forti e sani perché il vino dell’isola dà forza e salute”. Negli ultimi anni si è verificata una vera e propria rinascita della produzione, molto apprezzata e riconosciuta a livello nazionale.