La Schiacciunta

La Schiacciunta

Pochi ingredienti per un dolce tradizionale e semplice

La Schiacciunta è un dolce biscottato che solitamente si prepara nei mesi più freddi ma che anche in piena estate riesce a trovare la giusta collocazione: per esempio si può sbriciolare questa meraviglia sopra un gelato preparato con un vino dolce e liquoroso. È usanza posizionarla al centro fra tutti i commensali. Non si taglia col coltello, si dà un pugno al centro in modo da romperla in tanti pezzi.

Difficoltà

Facile

Categoria

Dolci

Porzioni

8 persone

Tempo di preparazione

1 h 30 min

Preparazione

In una ciotola lavorare insieme la farina, lo zucchero, lo strutto e il sale: fare tante briciole utilizzando le punta delle dita, poi unire l’ uovo ed amalgamare bene il composto. Il risultato finale sarà un impasto un po’ appiccicoso. Imburrare e infarinare una teglia da 28 cm. Stendere il composto con le mani leggermente umide in modo che non si attacchi alle dita. Stendere con uno spessore non superiore ai 2 cm; sulla superficie praticare dei piccoli solchi con le punta delle dita. Il dolce non crescerà di volume ma resterà basso, biscottandosi in cottura. Cuocere in forno a 170°C per 50 minuti circa o fino a che sarà ben dorato. Estrarre dal forno e spolverare con lo zucchero semolato, lasciare raffreddare e poi estrarre il dolce dalla teglia. Servire accompagnando la Schiacciunta con un vino dolce da dessert.

Ingredienti

- 200 g di farina 00
- 100 g di zucchero
- 100 g di strutto
- 1 uovo grande biologico
- Zucchero semolato q.b.

Miniere di Rio Marina

Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.

Posizione: Rio Marina

Spiaggia della Paolina

La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.

Posizione: Marciana

Villa San Martino

Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.

Posizione: Località San Martino (Portoferraio)

Villa dei Mulini

Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.

Posizione: Portoferraio

Santuario di Monserrato

Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.

Posizione: Località Monserrato (Portoazzurro)

Museo Mineralogico MUM

Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo

Posizione: San Piero in Campo

Porto e Torre di Marciana Marina

Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814

Posizione: Marciana Marina