Polpo all’elbana

Polpo all’elbana

Dalla cucina toscana un piatto povero che porta in sé tutto il sapore del mare

Il polpo secondo la tradizionale ricetta dell'Isola d'Elba: semplice, poco calorico in quanto condito unicamente dalla sua pelle, perfetto per un pranzo o una cena in famiglia. Per prepararlo non sono necessari chissà quali ingredienti, basta avere a disposizione un polpo fresco, del buon olio d'oliva e del peperoncino a piacere: la loro qualità assicura un risultato eccezionale. La ricetta vuole che il mollusco venga tuffato in acqua bollente salata per tre volte consecutive prima di quella definitiva, ovvero prima della cottura con olio e limone. Ciò assicura di fare arricciare le cosiddette granfie. Si tratta di un piatto povero, è vero, ma ricco di gusto e nel quale poter godere del sapore unico del mare.

Difficoltà

Facile

Categoria

Secondi piatti

Porzioni

4 persone

Tempo di preparazione

1 h

Preparazione

L'operazione preliminare consiste nel lasciare il polpo fresco una notte in freezer. Al momento di prepararlo porta a ebollizione dell'abbondante acqua e aggiungi il sale e anche il peperoncino se lo gradisci.

A questo punto immergi il polpo nell'acqua bollente, tenendolo dalla testa, per 3 volte prima di immergerlo definitivamente. Copri a metà con un coperchio la pentola e fallo cuocere, a seconda della sua grandezza, tra 25 e 30 minuti.

Spegni la fiamma, poggia il coperchio e fai riposare il polpo nella sua acqua per 30 minuti. Prelevalo e taglialo a pezzetti, quindi servilo su un piatto da portata.

Lo si può gustare senza condimento o, se si preferisce, con un filo di olio extra vergine di oliva e del succo di limone. Un contorno che ben si sposa con tale preparazione sono le patate lesse, schiacciate con il passapatate e condite a crudo con olio e sale. Altrimenti lo si può accompagnare con una insalata mista per una cena leggera e nutriente.

Ingredienti

- 1 polpo di medie dimensioni
- Sale
- Olio extra vergine di oliva
- Peperoncino (facoltativo)

Miniere di Rio Marina

Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.

Posizione: Rio Marina

Spiaggia della Paolina

La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.

Posizione: Marciana

Villa San Martino

Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.

Posizione: Località San Martino (Portoferraio)

Villa dei Mulini

Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.

Posizione: Portoferraio

Santuario di Monserrato

Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.

Posizione: Località Monserrato (Portoazzurro)

Museo Mineralogico MUM

Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo

Posizione: San Piero in Campo

Porto e Torre di Marciana Marina

Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814

Posizione: Marciana Marina