Stoccafisso alla riese

Stoccafisso alla riese

Un piatto ricco nato dai lunghi viaggi dei marinai elbani in giro per il mondo

Lo stoccafisso alla riese è un secondo piatto tipico dell’Isola d’Elba, precisamente del paese di Rio Marina, che si trova sul versante orientale dell’isola, le cui ricette sono fortemente legate al territorio ma anche alla cultura e alla tradizione del suo popolo. Una ricetta tradizionale, probabilmente nata dai lunghi viaggi che compivano i marinai elbani in giro per il mondo, usi a riportare a casa pesci come lo stoccafisso che univano a prodotti locali come le verdure fresche del territorio e le acciughe sotto sale. È un secondo piatto ricco di ingredienti semplici: la cottura lenta fa sì che lo stoccafisso prenda sapore da ogni ingrediente mantenendo la polpa della carne morbida e leggera.

Difficoltà

Facile

Categoria

Secondi piatti

Porzioni

4 persone

Tempo di preparazione

1 h

Preparazione

Lo stoccafisso deve essere cotto in una casseruola di terracotta. Tagliare la cipolla a fette e farla soffriggere in un bicchiere d’olio.
Appena comincia a imbiondire aggiungere due o tre peperoncini verdi, qualche foglia di basilico e un poco di prezzemolo tritati, sale, pepe e 500 g di pomodori pelati e passati, più il sale. Lasciar cuocere bene il pomodoro e quindi unire lo stoccafisso a pezzetti, aggiungendo ancora un bicchiere abbondante di olio.
Aggiungere quindi olive nere e pinoli a piacere, più qualche cappero. Abbassare il fuoco e far cuocere adagio allungando con poca acqua calda alla volta quando necessario.
Quando lo stoccafisso è cotto cospargerlo di parmigiano grattugiato.

Ingredienti

- 1,2 kg di stoccafisso
- Una cipolla
- 500 g di pomodori
- Due foglie di basilico
- Peperoncino verde q.b.
- Olive nere q.b.
- Pinoli q.b.
- Capperi q.b.
- 4 cucchiai di olio EVO
- 80 g di Parmigiano Reggiano
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.

Miniere di Rio Marina

Luogo strategico per la grande quantità di ematite e limonite subito individuato dall’imperatore appena sbarcato sull’isola come asse strategico-militare.

Posizione: Rio Marina

Spiaggia della Paolina

La spiaggia prende il nome dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva, a sua volta intitolato alla sorella di Napoleone Bonaparte che, secondo una leggenda (probabilmente creata da un imprenditore turistico negli anni ’60) amava prendere il sole su questi scogli.

Posizione: Marciana

Villa San Martino

Designata come residenza estiva, Napoleone acquistò la proprietà dalla famiglia Manganaro nel 1814, con l’intento di trasformarla in dimora confortevole e raffinata, che non avesse nulla da invidiare alle residenze parigine.

Posizione: Località San Martino (Portoferraio)

Villa dei Mulini

Costruita nel 1724 dal Gran Duca Gastone de’ Medici, fu la residenza di città di Napoleone durante la sua prima permanenza all’isola d’Elba.

Posizione: Portoferraio

Santuario di Monserrato

Fu fatto costruire in segno di gratitudine nel 1606da José Pons y León dei duchi di Arcos, governatore spagnolo di Napoli e primo governatore della piazza di Longone (facente parte dello stato dei presidi). Nel settembre del 1814 Napoleone, accompagnato da Pons e da Bertrand volle visitare il santuario.

Posizione: Località Monserrato (Portoazzurro)

Museo Mineralogico MUM

Se oggi l’economia elbana è basata sul turismo, rimane il fatto che gli abitanti di San Piero e della costa occidentale (Pomonte) hanno vissuto e continuano a vivere anche grazie al loro granito e marmo

Posizione: San Piero in Campo

Porto e Torre di Marciana Marina

Visita il porto dove approdò Maria Walewska e la torre di guardia armata visitata dallo stesso Napoleone nel 1814

Posizione: Marciana Marina